La storia del Poker

Il Poker ed il "bluff"

Il Poker appartiene a una classe di giochi di carte chiamati «Giochi di Competizione», perché i giocatori competono, attraverso una buona mano di carte, per vincere la posta in palio. Questa mano può essere palese agli avversari, ed a volte essere un "bluff". Questo vale anche nel Poker moderno ed anche a quello giocato nei casinò online. Nel corso della storia del Poker, molti altri giochi si sono aggiunti a questa categoria.

Le diverse origini del Poker

Eppure, la storia del Poker resta oscura, almeno per quanto riguarda le sue origini. Alcuni esperti affermano che il nome deriva dal francese «Poque», originato a sua volta dal tedesco "Pochen", che significa « battere ». Ma non si sa con certezza se il Poker deriva dal Poque o da altri giochi di carte.

Una leggenda sostiene che un imperatore cinese di nome Mu-Tsung abbia creato nell'anno 970 un gioco simile a quello del Poker, che veniva giocato con dei pezzi di domino. Altri invece attribuiscono l'origine a un altro gioco giocato dagli Egizi nel XII e XIII secolo, con dei sistemi di classificazione delle mani simili a quelli usati al Poker ("Poker Hands").

Inoltre, si riscontrano similitudini tra il Poker ed un gioco persiano chiamato "as nas". Questo gioco, giocato con 25 carte e 5 serie differenti, aveva anch'esso una classificazione delle mani simile a quella del Poker moderno. Le sue radici vengono attribuite ad un gioco del Rinascimento chiamato «primero», come il francese « brélan ». Una teoria afferma che lo "as nas" è sbarcato insieme a marinai persiani a New Orleans, dove i pionieri francesi hanno imparato il gioco. È quindi evidente che la storia del Poker è ancora ricca di opportunità di studio e di approfondimento per gli studiosi del campo.

La storia del Poker - i primi accenni nella letteratura

Nel 1829 Joseph Crowell, un attore inglese, citava nel suo libro Thirty Years Passed Among Players in England and America (Trent'anni trascorsi con giocatori in Inghilterra ed in America) di un gioco giocato con 20 carte da quattro giocatori che puntavano su combinazioni di carte di valore differente.

Nel libro An Exposure of the Arts and Miseries of Gambling (Un esposto sull'arte e i guai del gioco d'azzardo), pubblicato da H. Green nel 1843, si parla della diffusione di questo gioco lungo il Mississippi, dove rappresentava un'attività di ricreazione molto diffusa, in particolare sul battello del fiume.

Un altra testimonianza del gioco può essere trovata nel libro si Sol Smith Theatrical Management in the West and South for Thirty Years (Gestione teatrale a Ovest e Sud durante trent'anni).

Il Poker in America

In seguito si passò al gioco di 52 carte degli inglesi, soprattutto per permettere la partecipazione simultanea di più giocatori, e quindi, durante la Guerra Civile Americana, si aggiunsero numerosi nuovi elementi: il Flush (colore) e lo Straight (la scala). Vennero introdotti il Draw Poker, citato fin dal 1850 nel Bohn's New Handbook of Games (Nuova guida ai giochi di Bohn), ed anche lo Stud Poker, migliorando sensibilmente la componente tecnica del Poker. Questi termini sono ancora in uso, sia nei casinò tradizionale che nei casinò online.

La popolarità del Poker giocato all'americana continuò a crescere, e nel 1875 fu introdotta la Wild Card seguita alla fine del XIX secolo dal Lowball e dallo Split Pot Poker.

La storia del Poker continuò a svilupparsi durante il XX secolo con la moda del gioco di carte in gruppo, in particolare durante gli anni 20 e 30. In seguito alla diffusione del Poker in America, i soldati statunitensi portarono il gioco in posti molto distanti come l'Asia, le coste dell'Oceano Pacifico ed altre ancora.

Nel 1910 lo stato del Nevada dichiarò fuorilegge la tenuta di tutti i giochi d'azzardo, e quindi in un batter d'occhio tutti i giochi basati sulla fortuna divennero illegali. Invece, al contrario, il Procuratore Generale della California dichiarò che il Draw Poker non era più un gioco d'azzardo, ma un gioco in cui l'abilità e l'astuzia giocavano un ruolo capitale. Di conseguenza, le leggi anti-gioco non si applicavano al Draw Poker. Quindi, malgrado lo Stud Poker fosse considerato un gioco d'azzardo, il Poker poté «sopravvivere» al periodo delle leggi proibizionistiche negli Stati Uniti grazie allo Draw Poker.

Le Poker arriva finalmente in Gran Bretagna

Il Poker fu introdotto nella società inglese grazie al Generale Schenck, l'inviato degli USA in Gran Bretagna. Egli trasmise ai britannici i «giochi americani», che ben presto attirarono la high-society di Londra, da qui si diffusero, anno dopo anno, anche presso le classi sociali più modeste della città, ed infine in tutta la Gran Bretagna.

La storia del Poker al XX e XXI secolo

La popolarità del gioco continuò a crescere durante il XX secolo, specialmente in America dove furono organizzati i primi tornei di Poker. I primi tornei di grande prestigio furono le Poker World Series, che all'inizio conobbero un successo piuttosto modesto, ma più tardi, durante gli anni 80, conquistarono una grande notorietà, al punto che ora da tutti i paesi vengono giocatori a sfidare i campioni.

In contemporanea all'incredibile successo di popolarità del Poker, crebbe anche l'industria del Poker: libri, articoli, guide e bollettini destinati a spiegare le regole e le strategie del Poker spuntarono come funghi. Ogni giocatore che si rispetti si sente in dovere di scrivere i propri articoli dando un ulteriore impeto all'industria del Poker.

Il movimento conobbe un'ulteriore accelerazione durante gli anni 90, questa volta a causa della tecnologia moderna. Fin dagli inizi di Internet, i giocatori di Poker sfruttavano le diverse risorse offerte dal Web, ma fu solo alla fine del XX secolo che apparvero le sale di Poker ed i casinò in rete, per proporre ai giocatori la possibilità di giocare sul Web con soldi veri.

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