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La Storia del Backgammon

Storia antica del Backgammon

Il Backgammon ha una storia appassionante che rimonta a 5000 anni fa. La più antica versione del Backgammon si chiamava "senat" ed era giocata nell'antico Egitto dai Faraoni. Questo gioco fu scoperto durante gli scavi a Ur, in Caldea, tra i giochi noti come "giochi reali di Ur". Altre tavole di senat sono state ritrovate in Mesopotamia (l'odierno Irak), attraverso scavi effettuati negli anni 20. Altre tavole sono state rinvenute anche sulla tomba di Tutankhamon, nella valle del Nilo. Queste tavole presentano delle similitudini con le tavole di Backgammon moderne, come per esempio quelle che trovate nei casinò online, ed erano fabbricate in legno, mentre le pedine erano in pietra.

Il Backgammon è une dei numerosi giochi di dadi, L'origine dei dadi rimonta alla preistoria, quando le ossa degli animali erano utilizzate dalle popolazioni pagane per predire il futuro e dai sacerdoti tribali per evocare gli spiriti. Più tardi, gli stessi dadi furono adottati dal popolo per giocare e scommettere sui risultati. Il motivo dell'uso dei dadi a 6 facce è senza dubbio la loro forma ottimale per ruotare e rotolare.

Un altro antenato del Backgammon d'origine egizia era il "Gioco dei 20 quadrati", spesso trovato negli scavi in Egitto accanto a tavole di senat. Le regole esatte del senat e dei giochi a lui simili ci sono ancora sconosciute. Il nome attuale del Backgammon viene dal Sassone "Backgammon game" ("baec": indietro, "gamen": gioco) o forse da un'espressione gaelica che significa "piccola battaglia" ("bac" o "bach" : piccolo, "gammon" o "cammaun": battaglia).

La storia romana del Backgammon

Gli antichi Romani svilupparono un gioco simile al Backgammon, conosciuto sotto 3 nomi diversi:

• « Ludus Duodecim Scriptorum » - il gioco delle 12 linee, la cui somiglianza con il gioco del Backgammon moderno è conosciuta. Il gioco comprendeva una tabella in cuoio e 30 pedine, e si giocava su 3x12 linee.
• « Tabula » - questo gioco seguì il « Ludus Duodecim Scriptorum » ed è considerato un'evoluzione successive del gioco del Backgammon. Aveva 2x12 linee e doveva il nome al fatto che si giocava su una tavola. Il gioco arrivò in Bretagna attraverso le conquiste romane del primo secolo. Era giocato da aristocratici romani, tra cui l'imperatore Claudio, e fu in seguito dichiarato illegale in tutto l'Impero Romano.
• « Alea » - l'evoluzione seguente della storia del Backgammon, fu il primo gioco veramente simile al Backgammon moderno. Il gioco celebra l'arte di giocare coi dadi e fu giocato a partire dal VI secolo.

Altre influenze nella storia del Backgammon

Intorno all'anno 800, un gioco chiamato "nard" e avente una certa somiglianza col Backgammon apparve in Asia e nell'Impero Persiano. Il nome derivava dal termine usato in persiano per indicare il legno, materiale col quale era costruita la tavola del gioco. Esso diventò popolare in Cina sotto il nome di "T’Shu-p’u" ed in Giappone dove era chiamato "Sugoroku". Il gioco arrivò poi in Europa attraverso l'occupazione araba dell'Italia, e conobbe così un'ampia diffusione in tutto il continente. L'innovazione portata dal nard arabo consisteva principalmente nell'uso di 2 dadi al posto di 3 come nella "tabula" ed in altri giochi.

La storia del Backgammon nella letteratura

Il primo riferimento al gioco del Backgammon nella storia britannica porta al 1025 ed al Codex Exoniensis, in cui era chiamato "tables". Il primo regolamento scritto del Backgammon fu redatto nel 1743 da Edmond Hoyle, nel "Trattato sul Backgammon". Il regolamento di Hoyle ha determinato, sotto numerosi aspetti, il gioco del Backgammon dei nostri giorni.

La storia moderna del Backgammon

Il Backgammon moderno fu modificato nel 1920 quando fu introdotto a New-York il cubo del raddoppio. Il cubo aumentava l' elemento d'astuzia del Backgammon, cosa che ha contribuito alla popolarità del gioco. In questo periodo, il Backgammon era di moda soprattutto presso l'alta società ed era giocato in numerosi saloni e clubs. Nel 1931 le regole del Backgammon furono ulteriormente modificate verso la versione in uso oggi nei casinò tradizionali ed in quelli su Internet.

Il Campionato del Mondo di Backgammon fu introdotto nel 1967 e si tiene ogni anno a Montecarlo. Più tardi, durante gli anni 70, il gioco conobbe un successo straordinario, come lo provano la vasta letteratura pubblicata per divulgare i vari aspetti del Backgammon, la cui diffusione interessò vari classi sociali e fascie d'età.

I computer e Internet fanno la storia del Backgammon

In seguito allo sviluppo dell'informatica e di Internet, la popolarità del Backgammon è aumentata ulteriormente, ed esso è giocato sul Web da milioni di persone nel mondo intero. Durante gli anni 90, IBM ha prodotto un software per imparare a giocare il Backgammon attraverso le Reti Neurali ("Neural Networking"), permettendo ad alcuni giocatori di diventare dei campioni di fama mondiale.

Il FIBS (First Internet Backgammon Server - Primo Server di Backgammon su lnternet) fu creato nel 1992 da Andreas Schneider e operato gratuitamente a partire da un computer universitario in Svezia. Esso permette a molti giocatori di giocare a Backgammon in rete contemporaneamente.

• Jellyfish - La prima Rete Neurale commerciale di software di Backgammon su Internet du creata durante gli anni 90. Qesto programma poteva attribuire dei valori a tutte le posizioni di gioco e dell'uscita. • Snowie - Un altro software di Backgammon in rete sviluppato dopo Jellyfish con un'interfaccia più semplice et la capacità di importare e di analizzare le partite.

Come negli scacchi, anche il Backgammon è un gioco in cui i migliori giocatori fanno uso dei computer. Il gioco esige una grande capacità analitica ed un occhio attento ai dettagli. Il mondo del Backgammon online, soprattutto attraverso i casinò online, ha dato al gioco una popolarità che non aveva mai conosciuto nei 5000 anni della sua storia, e continua ad apportare delle modifiche al gioco, contribuendo così allo sviluppo ed all'evoluzione del Backgammon.

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